Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio. Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato perchè il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio, il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli e cielo dei cieli di un albero chiamato vita,
che cresce più alto di quanto l’anima spera, e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio.
(E. E. Cummings)
Ti ritrovi dopo una settimana, nello stesso posto in cui sei arrivato, stavolta però la musica è diversa, non è più mattina, non sta sorgendo più il sole…stavolta è notte, fuori c’è buio, le strade sono illuminate dai soli cartelloni pubblicitari e tutto quello che ti circonda trasuda di malinconia, persino una semplice ombra sfuocata di un cestino riesce a farti ricordare i momenti passati. Le ore passano incuranti della gente, vedi persone attorno che sorridono per aver ritrovato una persona cara, altre che piangono perché la propria figlia sta prendendo per mano la sua vita e ha deciso di farlo da sola, e poi ci sei tu…tu che non hai ancora capito o forse non vuoi capire, tu che non sai se devi essere contento o devi essere a pezzi…cerchi motivi per sorridere ma non ne trovi, cerchi motivi per piangere ma anche questi sembrano essere celati per bene all’interno del cuore, ogni tanto però senti pizzicare lo stomaco, senti gli occhi che pian piano si stanno lasciando andare…ti ritrovi a fissare un punto nel cielo, ti ritrovi a guardare negli occhi una persona, sperano in un suo gesto o in una sua parola ma evidentemente anche lei ne sta cercando uno tuo…ogni tentativo di fare un discorso ironico fallisce, nessuno vuole parlare, nessuno…tutti vogliono rimanere in silenzio come se quello fosse il miglior discorso da fare…gli unici rumori che si sentono sono quello delle mani che si accarezzano, delle labbra che confidano gli ultimi segreti a guance desiderose di sapere, di capelli che scivolano sulle spalle, di battiti di cuore che per una volta ancora battono allo stesso ritmo…le ore passano…ed aprono le porte per il check-in…ed ognuno raccoglie i propri bagagli…le mani iniziano a sciogliersi cercando ogni tanto un ultimo contatto, con la speranza che non sia l’ultimo…ci si alza in piedi, ci si avvia, ogni passo sempre più pesante, ogni passo sempre più breve…ad ogni passo senti nascere la maliconia dei momenti passati, il desiderio di poterli vivere e la rabbia, già la rabbia…lo sforzo più grande non è quello di trascinare i bagagli ma quello di trascinare il cuore, di trascinarlo con te, come se fosse un bimbo capriccioso che non vuole andare, non vuole lasciare una situazione a lui piacevole, una situazione a lui nuova ma che stava cercando da una vita…in due secondi tutto viene meno…vedi il tuo amico che spinge il carrello dei bagagli e tu seduto sopra per risparmiare un pò di strada…non sai dove guardare, senti che il cuore inizia a parlare, dare strattoni, senti gli occhi diversi, pesanti, non sai cosa dire…o meglio una cosa è stata detta:”Fermati, ti prego…Fermati”…
“Non voglio che tu t’illuda”…”ma chissà cosa penseranno gli altri se stiamo insieme”…”se stiamo insieme non voglio fare una vita di nascosto, vivere una relazione all’oscuro da tutti”…”è meglio non vedersi altrimenti mi affezziono troppo a te”…
Ultimamente questo blog viene riempito solamente di pensieri o frasi pessimistiche, tuttavia mi ritrovo ad aggiungerne un’altra. Dicono che l’amore trionfi su tutto, ma a questo punto sono portato a dubitare anche su questo. Nulla può l’amore contro la ragione o nulla può l’amore contro la diversità, la ragione di una persona che vuole convincersi che è meglio non vedersi, la ragione di una persona che vuole convincersi che tu sei e sarai soltanto un suo amico, la ragione di una persona che è convinta che non ci sarà mai nulla…in tutto questo il cuore dove sta? Il cuore le suggerisce ben altro, che soltanto con quella persona sta bene, che soltanto con quella persona è felice, che soltanto con quella persona si sente sicuro…che soltanto quella persona sa farlo volare…mi ritrovo ancora a dire basta, perché tutto questo? sono stanco di sviare i pensieri lavorando, sono stanco di essere diverso…sono stanco di dover far finta di niente…scrivere queste cose di sicuro non aiuta anzi chiedo scusa a voi che leggete semmai vi porto malinconia, ma dovete sapere che una persona cara una volta mi ha suggerito:”Ti trovi bene a lavorare con i computer perché sai che loro non ti mentiranno mai”…ed allora ecco perché scrivo…è tutto qui nero su bianco, la cruda realtà…sei diverso e non puoi farci nulla…sei diverso e gli altri non vogliono avvicinarsi…sei diverso e tante cose non ti sono concesse…è così difficile? Tutti nella vita almeno una volta hanno detto: “ah l’aspetto fisico non conta, l’importante è che abbia un bel carattere”…sfido quest’ultimi, neanche a provare, sarebbe da perfidi, ma solamente immaginare…immaginare di avere una vita diversa con una persona diversa ma non come amico, non come parente, questo è semplice…ma come ragazzo o come ragazza…ed ecco…in questo preciso momento la ragione prende il sopravvento sul cuore…verrebbe da dire:”no no, io vorrei semplicemente una vita normale”…ed ecco…la parola magica “normale”…contrario di “diverso”…e per uno che sarà diverso a vita…la vita non sarà mai normale…le scuse nei vostri confronti penso siano d’obbligo, magari vi ho rattristito e credetemi, non era mia intenzione…in tal caso pensate alla persona più cara che avete…pensate a lei…e vedrete che vi tornerà il sorriso…chissà magari un giorno, questo gioco, verrà anche a me..
E’ impressionante come 160 caratteri riescano a cambiarti la giornata, riescano a farti cambiare il modo di vedere le cose, riescano a farti crollare il mondo…Passi un mese ad aspettare un giorno, quel giorno…perché in quel giorno vedi qualcosa che può cambiarti la vita, vedi che forse da quel giorno non sarai più lo stesso…da quel giorno potresti sentirti come gli altri…gli altri…che brutta parola…ma chi sono gli altri o meglio chi sono io, che ho di diverso dagli altri…mi dicono anzi mi rimproverano che non ho niente di diverso dagli altri…mi dicono: “Non hai nulla in meno degli altri”…forse avranno ragione…forse però…Una persona può sentirsi diversa dagli altri, perché non la pensa allo stesso modo…una persona potrebbe sentirsi diversa dagli altri perché preferisce alcune cose al posto di altre…una persona potrebbe essere diversa dagli altri perché è diversa…e ancora una volta, eccomi a chiedermi, ma io, cos’ho di diverso? Che bambino che sono…mi faccio domande, mi illudo di non aver risposte sapendo benissimo…che la risposta è li…pronta…davanti a me…davanti ad uno specchio…Pessimista? Strano come a volte il pessimista vada di pari passo con il realista…curiosa come cosa…bah…molte cose vanno di pari passo come la follia e il genio…molto spesso coincidono…anche le condizioni e le certezze…pian piano nella mia vita…stanno andando molto d’accordo…Ricordate quando dicevo del giorno…di quando aspetti quel giorno…ecco il mio sarebbe potuto essere domani…però ho usato il condizionale…perché la certezza è che non lo sarà…Buona Notte.
Forse…questo non sarà un intervento degno dei precedenti…o forse questo è l’unico intervento che viene veramente da me…dal profondo…E così dopo che uno riesce a rialzarsi…boom ricade ancora…e più si cade e meno si ha la forza di rialzarsi…a forza di cadere il vuoto che lasciamo sotto di noi diventa sempre più profondo e ogni sforzo per rialzarsi richiede sempre più energie…non ho mai capito come comportarmi…non ho mai capito come parlare…e forse non lo capirò mai…mi capita di dire agli altri di avere fede, di avere coraggio…che arriva…non so cosa, ma arriva…ed io ora…sono tentato di dire basta…io non ho più fede…io non ho più coraggio…motivi per averne? Sicuramente qualcuno di voi, voi che state leggendo, saprà darmene qualcuno…ma sono sordo…stasera sono sordo…Non so quanto questo intervento rimanga su questo blog…alla fine, dopo averlo scritto mi verrà voglia di cancellarlo…ma stasera no….stasera non lo cancello…almeno per una notte e un giorno…lo lascio…basta…basta…e ancora basta…arrabbiarsi con chi? Non so più che cosa scrivere…e forse è meglio così…buona notte a tutti…io non dormirò stanotte, magari vi sembrerò esagerato…ma è così…voi dormite e lasciatevi cullare…buona notte…
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.
(Hermann Hesse)
Sicuramente sarebbero i più disprezzati, persone senza casa che giacciono ai bordi delle strade offrendo la metà del loro cuore, quella che non gli appartiene, alla gente che passa. E questi, quasi sicuramente, guarderanno schifati, provando paura o addirittura divertimento, chiedendosi chi mai possa volere quella metà di cuore, offerta da mani sporche, quella metà di cuore che appartiene ad una persona senza futuro…Ma non sanno cosa costastare con il cuore in mano, cercando di offrirlo…Sicuramente chi offre sa, che verrà accettato quando non ci sarà più, quando sarà stanco di porgere la mani, magari, la gente che passando per strada non lo vedrà più si chiederà: “Povero, chissà dov’è ora? Aveva proprio un bel cuore”. Ma sarebbero parole al vento, le gente si fa grande con la compassione e non con la comprensione. La forza di questi mendicati è che non recriminano niente sanno che la colpa non è di nessuno, è uno scherzo del destino se loro sono li a “vendere” il proprio cuore…si consolano pensando alle cose hanno fatto, a quelle cose che per attimi della loro vita gli hanno annebbiato il cuore e fatto scordare di avere una metà da donare e quando la nebbia si dirada si compiaciono pensando a quello che potrebbero donare e dire…e si addormentano così, sognando la persona che un giorno si chinerà e prendendogli le mani gli dirà: “Posso rubarti la metà del tuo cuore?”…la loro risposta? Questa ve la lascio immaginare, non è difficile…però mi raccomando pensatela e basta non vorrei che le vostre parole svegliano il mendicante, rubandogli minuti di un sogno che si ripete tutte le notti…e che gli dona la voglia di vivere…
I can say them how to play, how to move, how to say, i can suggest more things but I can’t never do that…it’s right? I don’t know, but it’s the rule of my life…
Per un istante d’estasi
Noi paghiamo in angoscia
Una misura esatta e trepidante,
Proporzionata all’estasi.
Per un’ora diletta
Compensi amari d’anni,
Centesimi strappati con dolore,
Scrigni pieni di lacrime.
Gli Angeli piangono? Le loro lacrime potrebbero dar vita alla pioggia…un angelo piange quando vede che la persona che ha aiutato, può farcela da sola…ed ecco che piange, ha nostalgia di lei…ed ecco che si trova a chiedersi…ma vale la pena aiutare le persone se poi quando loro son contente e fuggono da te, si soffre? Ma gli angeli questa domanda non se la fanno più, sanno già la risposta…ne vale la pena…eccome se ne vale…perchè in fondo sono angeli…e loro sono nati per questo…